Agape del 25 Aprile 2015
QUI PADOVA
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“Ecco vengono i giorni, dice il Signore, Dio, in cui manderò … la fame e la sete di ascoltare la Parola di Dio”. Queste parole del profeta Amos hanno caratterizzato la gioiosa agape annuale delle chiese del Centro-Nord, celebrata a Padova il 25 aprile. L’appuntamento, ormai consolidato nelle tradizioni delle chiese CERBI, è stato arricchito dalle celebrazioni per il quarantesimo anno dalla costituzione della chiesa di Padova. Su questa significativa ricorrenza, si è innestato il tema dell’incontro mattutino, dal titolo “Una nuova società: il contributo evangelico”, sviluppato con gli interventi dei pastori Calanchi, Patuelli e Clemente, in cui è stata sottolineata l’importanza della fede evangelica riformata per la costruzione di una nuova società, rispettivamente “…con vite trasformate”, “…con una comunità integrata”, “…con iniziative culturali significative”. La chiesa di Padova, in questi quarant’anni, grazie ad un’identità centrata sulla Parola di Dio, ha potuto incarnare questa chiamata, con responsabilità e costanza. La presenza delle autorità cittadine, rappresentate dall’assessore Alessandra Brunetti, responsabile, tra le altre cose, dei rapporti con il mondo religioso, ha evidenziato il costante collegamento degli evangelici di Padova con la vita della città. Nel suo saluto, l’assessore, facendo eco al pastore Pietro Bolognesi, che aveva evidenziato la capacità della visione evangelica riformata di “aprire una nuova strada, alternativa sia alle derive laiciste sia alle chiusure confessionali, per appagare la fame e la sete più profonda della città”, ha aperto all’opportunità di costituire un “tavolo di dialogo per le religioni presenti in questa città” da cui evidentemente non saranno esclusi gli evangelici.
Alle celebrazioni del mattino è seguito l’incoraggiante momento di comunione fraterna, durante il pranzo in comune. Nel pomeriggio, dopo aver ricevuto alcuni “flash di discernimento spirituale sulla città” e pregato insieme, il festoso popolo si è spostato nella centrale piazza Prato della Valle per proclamare la buona notizia dell’Evangelo, attraverso il canto e la lettura pubblica della Parola di Dio.
QUI PESCARA
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Dio allarga i tuoi confini! Questo è stato il tema dell’agape CERBI del Centro tenutasi a Pescara il 25 aprile scorso, che si ricollega al progetto di fondazione di una chiesa, da parte della chiesa CERBI di Chieti, proprio nella zona dell’agape, denominato appunto “Nuovi Confini”. Nella bella e funzionale struttura dell’Ex Aurum, al centro della città adriatica, 130 persone provenienti da Campagna (SA), Monte di Procida (NA), Roma, Peschici (FG), Vasto (CH), Montesilvano (PE), Pescara e Chieti si sono incontrate per ribadire che Dio ha creato l’uomo donandogli confini estremamente ampi, che la volontaria trasgressione e la rottura del Patto suggerita da Satana hanno tragicamente ristretto i confini della sua esistenza, ma che la grazia di Dio, offerta in Cristo, ridilata tutti i confini, permettendo ai figli di Dio una vera libertà.
L’agape ha avuto due momenti significativi: il primo, al mattino, all’interno della struttura nella quale, dopo l’accoglienza, il saluto e la preghiera il pastore Antonino Memme ha predicato sul testo di II Cronache 4, 9-10 (Un uomo dai larghi confini) mettendo in evidenza come Jabes fosse un un uomo segnato dal dolore, che portava un nome compromettente, (“addolorante”, “affliggente”,) ma che nonostante questo desiderava che la propria esistenza e quella del popolo di Dio vivesse pensando a confini allargati permessi dal grande, unico e sovrano Dio d’Israele.
Tutti si sono mossi poi nel vicino e bellissimo Parco d’Avalos dove il Vangelo è stato annunciato alle tante famiglie presenti in modo partecipativo e vivace con canti, testimonianze, esposizione di cartelloni, mimo, brevi predicazioni e distribuzione di un volantino scritto appositamente sul tema della giornata. Il Signore ha permesso alcuni colloqui significativi con le persone presenti all’evangelizzazione. Il pranzo conviviale, consumato nello stesso Parco, ha permesso di avere momenti di dialogo e di maggiore conoscenza gli uni degli altri.
Il tempo pomeridiano, trascorso nell’accogliente struttura Ex Aurum, è iniziato con l’apprezzato saluto di Giacomo Ciccone, presidente dell’AEI, che si è rallegrato dell’occasione dell’agape come espressione dell’unità del popolo di Dio. Il fratello Antonio Del Gaudio poi, della chiesa di Monte di Procida, ha predicato in modo efficace un messaggio evangelistico sul testo di Gioele 2,12-13, invitando le persone a tornare al Signore dopo i dolorosi sconfinamenti dovuti al peccato. La giornata si è chiusa con una richiesta di preghiera relativa ad ogni chiesa presente, la benedizione e l’arrivederci al prossimo anno.
QUI MILAZZO
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L’agape CERBI del Sud Italia, quest’anno, ha avuto luogo a Milazzo (ME) in Sicilia.
Ad essa hanno preso parte le chiese di “Sola Grazia” di Caltanissetta e la chiesa “Trinità” di San Filippo del Mela (ME). L’agape si è divisa in due momenti significativi: una riunione comunitaria al mattino ed un culto evangelistico nel pomeriggio.
La prima si è svolta presso i locali della chiesa “Trinità”, nella quale, dopo il benvenuto e un breve momento di lode e adorazione condotto dal pastore Luigi Cutri, i fratelli e le sorelle presenti sono stati coinvolti in un brainstorming sul tema del matrimonio.
Da esso sono emerse diverse parole chiave che sono state poi oggetto di riflessione ed istruzione in una predicazione condotta dal pastore Nazzareno Ulfo sul tema.
Partendo da alcuni dati che hanno evidenziato come il numero di separazioni e divorzi sia drasticamente aumentato negli ultimi anni, (i dati riportati si riferivano al periodo 2008-2012) si è parlato del primo divorzio avvenuto nel giardino d’Eden, in seguito al peccato di Adamo ed Eva e della promessa di redenzione del protovangelo, nella quale, grazie al sacrificio di Cristo, è compresa anche la sfera del matrimonio, il quale può essere recuperato e vissuto alla gloria di Dio.
Alla riunione del mattino è seguito il pranzo in comune, nel quale i fratelli hanno potuto godere comunione fraterna. Nel pomeriggio le chiese si sono poi recate presso la marina Garibaldi di Milazzo, e, proprio di fronte alla statua dell'eroe milazzese della prima guerra mondiale Luigi Rizzo, è stata annunciata la buona notizia del Vangelo con alcuni cantici, la testimonianza della sorella Anna, un’ex insegante di religione cattolica e la predicazione da parte del pastore Luigi Cutri, il quale ha parlato del peccato dell’incredulità e invitato le persone a credere al Vangelo.
La giornata si è poi conclusa con un momento di preghiera e di saluto a tutti i presenti.
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