SPECIALE AGAPE CERBI 2022

Agape delle chiese CERBI (I): comunione, confessione, costruzione

Dopo due anni di sospensione causati dalla pandemia, il 25 aprile 2022 si è tenuta l’agape delle Chiese evangeliche riformate battiste in Italia (www.cerbi.it). Una delle attività comuni di queste chiese è proprio l’agape annuale come occasione periodica di rinnovare la comunione nell’evangelo tra tutti i membri delle chiese e fra le chiese associate. Quest’anno l’agape si è tenuta a Roma ed è stata vissuta in due momenti principali: il culto della mattina (al Cinema Adriano) e il corteo di preghiera e di testimonianza del pomeriggio (con tappe in piazza Cavour davanti alla Corte di Cassazione, davanti alla RAI e presso i giardini di Castel Sant’Angelo). Più di 300 persone vi hanno preso parte dal Nord al Sud d’Italia, non solo dalle chiese CERBI, ma anche con rappresentanti di altre chiese evangeliche.

L’agape è stata un’occasione di comunione nell’evangelo tra chiese sorelle, così come per vivere la fede in modo confessante, cioè ritrovandosi per il culto evangelico e per la promozione della cultura evangelica, per l’edificazione personale e per la fondazione di chiese, per la testimonianza dell’evangelo nelle comunità e nelle istituzioni. Nel corso dell’agape, è stata data attenzione alla fondazione di una chiesa evangelica nel quartiere di Prati, a ridosso del Vaticano e luogo in cui la RAI ha i suoi uffici centrali. L’agape è stata allora anche un momento di costruzione di quello che Dio ha preparato. Proprio tra le vie del quartiere si è svolto il corteo che ha plasticamente rappresentato la volontà di un popolo di camminare in esso portando i valori dell’evangelo.

Durante il culto tenuto al Cinema Adriano, oltre ai canti di lode al Signore, è stata data l’opportunità alle diverse chiese presenti di raccontare il percorso svolto negli ultimi anni tramite l’ausilio di un oggetto. Alcune chiese hanno testimoniato le difficoltà vissute durante la pandemia (peraltro condivise con tutte le chiese evangeliche) e quelle della ripartenza. Altre hanno dato voce alle sfide in corso per quanto riguarda progetti di fondazione o l’accoglienza di nuovi membri. Tutte le chiese hanno espresso la fiducia nell’affidabilità di Dio a portare a compimento l’opera da Lui iniziata pur nella precarietà diffusa.

Agape delle chiese CERBI (II): il trionfo di Cristo e la speranza per Prati

Durante il culto al Cinema Adriano la predicazione della Parola di Dio è stata affidata a Gioele Di Bartolomeo. Leggendo 2 Corinzi 2,14-17, il famoso testo sul “trionfo di Cristo”, è stata notata l’assonanza tra il trionfo di Furio Camillo (da cui viene il nome della via Trionfale, asse del quartiere) e il trionfo del Signore Gesù nel suo ministero, nella sua morte e resurrezione. Il messaggio è stato presentato i tre punti:

  • Non c’è trionfo senza battaglia
  • Non c’è trionfo senza profumo
  • Non c’è trionfo senza inadeguatezza

Il sermone ha sottolineato che la vittoria acquisita da Gesù Cristo prevede la battaglia sino al suo ritorno. Inoltre, i segni della vittoria sono lo spargimento del profumo di Cristo che è vita per chi crede e morte per chi rifiuta l’evangelo. Infine, di fronte alla sfida della battaglia spirituale, nessuno può dirsi sufficiente a sé stesso, ma tutti possono dipendere dal Signore vittorioso.

In un altro momento del culto, Chiara Lamberti ha presentato una fotografia “spirituale” del quartiere Prati. Esso è fortemente influenzato dalla presenza storica della Chiesa cattolica e di una vena fortemente anticlericale. Questo rapporto che oscilla tra la ribellione e la completa aderenza alla Chiesa di Roma non è solo proprio del quartiere o della città, ma rappresenta in modo simbolico la cultura italiana e il modo in cui si è sviluppata. Prati vive fisicamente “all’ombra del cupolone”.

Inoltre, Prati è la sede della RAI. La RadioTv di stato negli anni è stata capace sia di plasmare l’identità culturale del Paese che esserne plasmata riuscendo a far convivere le due anime italiane: una moraleggiante di stampo cattolico ed una secolare, fluida, aperta alla trasgressione. Il quartiere ha quindi una sua geografia che simbolicamente lo caratterizza. Ad abbracciarlo alle due estremità ci sono la “madre chiesa cattolica” e la “mamma Rai”, le due grandi realtà che si contendono l’educazione e l’influenza culturale nel nostro Paese.

Agape delle chiese CERBI (III): per una riforma della giustizia

Nel pomeriggio, dopo un momento conviviale all’aperto, ha avuto luogo il corteo di preghiera e di testimonianza. La prima tappa del corteo è stata tenuta in piazza Cavour (di fronte alla Corte di Cassazione). Il quartiere di Prati è caratterizzato dalla presenza di sedi di Tribunali civili e penali, Corte di appello, Corte di assise e di appello, Corte di Cassazione, oltre alla Corte dei conti. Non solo l’amministrazione delle giustizia locale trova qui i suoi luoghi di riferimento, ma importanti casi di giustizia nazionale transitano da qui. Attorno ai tribunali c’è un indotto di centinaia di studi professionali. E’ un polo “regale” di primo livello. 

Preghiere sono state elevate:

  • Per la giustizia nei tribunali, senza doppi pesi e senza corruzione.
  • Per i giudici, gli avvocati e gli operatori della giustizia: affinché temano Dio e prendano a cuore la causa delle vittime.
  • Per la riforma della giustizia secondo criteri di equità, proporzionalità, responsabilità.
  • Per credenti chiamati nell’amministrazione della giustizia affinché siano portatori di una cultura della giustizia riformata dalla Parola di Dio.
  • Per la legge sulla libertà religiosa, da decenni attesa e ancora in alto mare.

Agape delle chiese CERBI (IV): per una vero pluralismo nell’informazione

La seconda tappa ha fatto sosta in viale Mazzini (di fronte alla RAI). La RAI è la più importante industria culturale italiana. Tramite i suoi canali radiofonici, televisivi e digitali, ogni giorno entra nella casa degli italiani informando, intrattenendo e plasmando le persone. E’ la principale voce “profetica” della cultura italiana: un mix di sudditanza alla religione cattolica e di trasgressione secolarizzata. Molti abitanti di Prati lavorano in modo diretto o indiretto per la RAI e riflettono in pieno questa mescolanza culturale di cattolicesimo e di secolarizzazione.

E’ stato pregato:

  • Per una riforma della RAI ispirata al pluralismo culturale, fuori da confessionalismi religiosi e battaglie ideologiche secolarizzate.
  • Per un vero pluralismo dell’informazione che riconosca le minoranze (tra cui quella evangelica) e crei spazi adeguati per tutti.
  • Per gli operatori della RAI affinché vivano in modo fecondo e rispettoso la creatività.
  • Per vocazioni cristiane nel campo del giornalismo, dell’informazione, del cinema, dell’intrattenimento, ecc. affinché sia promossa una visione del mondo biblica anche in questi settori.
  • Per opportunità per gli evangelici di avere una voce nei dibattiti attuali.

Agape delle chiese CERBI (V): l’incoraggiamento alla fondazione di una chiesa evangelica a Prati

La terza e ultima tappa del corteo di preghiera e testimonianza ha fatto sosta ai Giardini di Castel Sant’Angelo. Prati è stata da sempre l’area più prossima al Vaticano. La presenza del cattolicesimo ha qui il suo centro istituzionale e simbolico. Vivere “all’ombra del cupolone” non è solo una metafora. Anche se il quartiere è stato costruito in modo da rappresentare una forma di opposizione (piazza Risorgimento, le vie intitolate a personaggi dell’antica Roma e pensate in modo da impedire la visione del cupolone), la “conciliazione” del fascismo ha messo a tacere le spinte alternative. Tutto è rientrato sotto la “mediazione” sacerdotale del cattolicesimo. Solo l’evangelo di Gesù Cristo può scardinare questo equilibrio malsano.

Preghiere sono state elevate:

  • Per una stagione di riforma secondo l’evangelo a Prati, per conversioni a Cristo tra gli abitanti e per brecce dell’evangelo in ogni settore della vita.
  • Per la fondazione della chiesa evangelica a Prati affinché sia protetta, incoraggiata e sorretta dalla potenza dello Spirito Santo.
  • Per il potenziamento di una presenza evangelica che professi solo Cristo come Signore e Salvatore, solo la Scrittura come autorità suprema della vita, viva solo per grazia mediante la sola fede e per la gloria di Dio soltanto.
  • Per le famiglie Karr e Costagliola affinché siano strumenti nelle mani di Dio per far fiorire questi “prati” secondo l’evangelo.

Una chiesa che nasce in questo contesto non può ignorare queste realtà. Come se questo non bastasse, a Prati sorge anche un polo del protestantesimo storico che rappresenta agli occhi delle persone l’eredità della Riforma protestante liberale e secolarizzata, ma non proprio le istanze dell’evangelo biblico. Profeticamente la chiesa dovrà predicare la verità del vangelo contro le menzogne di una falsa religione e le narrazioni secolari idolatriche. Sacerdotalmente la chiesa dovrà essere prossima ed attenta alle esigenze di vissuti rotti, magari di persone benestanti ma spezzate. Regalmente la chiesa dovrà testimoniare l’ordine di Dio, il suo progetto per la fioritura della vita in ogni suo aspetto.