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La 28sima edizione delle Giornate teologiche ha avuto luogo presso l'Ifed a Padova e ha visto una partecipazione ai limiti della capienza; più di 300 persone, tra cui molti giovani, molti frequentatori abituali e molti altri intervenuti per il richiamo esercitato sia dal tema: il combattimento spirituale, che dalla notorietà e competenza dell'oratore principale: il dr. Augustus Nicodemus Lopez, pastore brasiliano con una solida formazione biblica e autore di diversi volumi, l'ultimo pubblicato per l'occasione da BE Edizioni di Firenze dal titolo appunto: Il combattimento spirituale.
La struttura ormai consolidata delle Giornate teologiche ha permesso la messa a fuoco del tema attraverso due relazioni principali di Nicodemus (l'una critica verso l'approccio al conflitto spirituale offerto tanto dal neoliberalismo quanto dal neopentecostalismo, presenti in particolare nelle chiese a sud del mondo, non solo Brasile; l'altra centrata sull'insegnamento biblico sul tema) e le sue ricadute pratiche attraverso alcuni focus e tavole rotonde sul conflitto nella chiesa locale, nell'evangelizzazione, in alcuni classici del pensiero cristiano sul tema (Atanasio, Contra mundum; John Bunyan, Il pellegrinaggio del cristiano; John Gresham Machen, Cristianesimo e liberalismo), sino a considerare la stessa figura del nemico, satana (esiste? chi è? come lo si combatte?). L'opportunità di interazione tra i relatori e le domande poste dai partecipanti sono risultati un ulteriore elemento chiarificatore arricchente.
Dicevamo della folta partecipazione alle Giornate, che, come per il passato, ha vista una buona presenza di credenti, anziani e diaconi delle chiese cerbi. La formazione permanente all'interno di queste chiese appare sempre più come una sfida e una opportunità da cogliere e vivere con costanza e dedizione. La presenza di molti giovani credenti lascia ben sperare per l'oggi e per il domani, grazie a Dio! Per queste chiese, dati gli accadimenti nefasti degli ultimi mesi, il tema in discussione appariva come profetico e ha permesso una riconsiderazione della comune vocazione al servizio dentro e fuori le rispettive chiese.
Il taglio offerto dalle Giornate teologiche è stato tale da non tralasciare né disconoscere il contesto ecclesiale in cui siamo chiamati, insieme ad altri e non in solitudine, a vivere il buon combattimento della fede una volta per sempre tramandata ai santi. La dimensione ecclesiale del conflitto spirituale non è mai venuto meno dall'orizzonte di coloro che sono stati chiamati a dare il loro contributo, a partire dal pastore Nicodemus. Tanto sta a lui a cuore la chiesa del Signore che ci ha scritto su un libro dal titolo tanto insolito quanto significativo: Cosa stanno facendo alla chiesa?, edito nel 2014 da BE Edizioni di Firenze e oggetto di una tavola rotonda.
Le Giornate teologiche si sono aperte e chiuse con un senso vero della realtà spirituale del combattimento spirituale, il quale invece continua ad essere presente in noi e nelle nostre chiese, per cui rimane valido l'appello dell'apostolo a rivestirci della completa armatura di Dio, determinati a compiere il nostro dovere e restare saldi nel Signore (Efesini 6,10-20).