Eredità, identità, vocazione: viaggio nei luoghi della Riforma di Lutero

Oltre 60 persone hanno preso parte al viaggio in Germania organizzato dalle chiese CERBI per ripercorrere la storia e i luoghi della Riforma, a 500 anni di distanza dall'affissione delle 95 tesi sul portale della chiesa di Wittenberg.
Il viaggio, che si è svolto dal 21 al 25 aprile, ha permesso di visitare Eisenach, Wittenberg, Erfurt e Worms, città che sono state teatro della vita di Lutero e delle sue prese di posizione pubbliche in favore della verità biblica di fronte alle autorità politiche e religiose. Una tappa significativa è stata la visita alla fortezza della Wartburg, nella quale il riformatore si dedicò alla traduzione del Nuovo Testamento in lingua tedesca.
Lo spirito che ha accompagnato i partecipanti durante gli intensi quattro giorni del viaggio non era soltanto quello di tornare "da turisti" nei luoghi che hanno segnato una tappa importante per il popolo di Dio, ma quello di cogliere e approfondire il senso e il significato di un'eredità che le Chiese Evangeliche Riformate Battiste in Italia riconoscono come propria.
Molto incoraggiante è stata, perciò, l'alta percentuale di giovani che hanno partecipato attivamente al viaggio e che hanno potuto apprezzare la guida di Henrik Riesen, uno dei pastori della chiesa "Immanuel" di Wetzlar, con la quale è stato celebrato il culto domenicale in un clima di gioiosa comunione fraterna.
Le spiegazioni e le testimonianze che hanno accompagnato il tour guidato e tutti gli spostamenti in pulman hanno permesso ai partecipanti di apprezzare la saggezza e la profondità di Dio nel condurre tanto gli eventi avvenuti 500 anni fa, quanto quelli di cui siamo testimoni ai giorni nostri. Il percorso storico ha evidenziato anche le contraddizioni che coesistono oggi nei luoghi della Riforma, di cui Erfurt è un esempio emblematico: la città della Turingia che ha ospitato il giovane Lutero conta oggi numerose chiese evangeliche, ma la sua piazza centrale è dominata da due imponenti cattedrali cattoliche (centro di culto delle reliquie di ben tre santi patroni) ed è caratterizzata da una popolazione che si dichiara atea per oltre il 70%. Il viaggio in Germania ha contribuito a rafforzare nei partecipanti la consapevolezza di come la Riforma sia una necessità costante nella vita del popolo di Dio, tanto più oggi, nel contesto di celebrazioni fortemente contaminate da slanci ecumenici che nulla hanno a che vedere con le istanze della Riforma. L’eredità della Riforma deve nutrire l’identità evangelica del nostro tempo in vista del rilancio della vocazione ad essere agente di trasformazione secondo l’evangelo.